Dieci milioni sono state le persone infettate nel solo 2018 a causa di questa malattia prevenibile e curabile, quasi 30.000 al giorno
La tubercolosi "rimane il killer infettivo più mortale del mondo": 1,5 milioni di persone sono le persone morte a causa di questa malattia nel 2018, circa 4.000 al giorno. A ricordarlo su Twitter, nel giorno in cui si celebra il World Tbc Day, è l'Organizzazione Mondiale della Sanità. Il 24 marzo del 1882 lo scienziato tedesco Robert Koch annunciò di aver scoperto il batterio Mycobacterium tuberculosis che causa la tubercolosi, aprendo la strada alla diagnosi e alla cura di questa malattia respiratoria che si trasmette, in modo simile al coronavirus, attraverso goccioline di saliva. Da allora, gli sforzi globali per combatterla sono proseguiti senza sosta e, dal 2000 al 2018, hanno permesso di salvare 58 milioni di vite.
Tuttavia, la Tbc resta ancora uno dei pericoli maggiori soprattutto in alcuni paesi del Sud-Est Asiatico e Africa. Dieci milioni sono state le persone infettate nel solo 2018 a causa di questa malattia prevenibile e curabile, quasi 30.000 al giorno. Tosse, dolore toracico, febbre e sudorazioni notturne, debolezza sono i sintomi della tubercolosi, che, se non curata, può esser fatale. Tra le sfide principali, resta quella del proliferare di forme resistenti agli antibiotici, le più pericolose, che hanno colpito 484.000 persone nel solo 2018. #EndTB è lo slogan della giornata di oggi, che ha l'obiettivo di trattare tutte le persone con cure di qualità, cosa che ancora non accade per un paziente su tre.
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